martedì 19 luglio 2011

NUOVA USCITA E NUOVO RACCONTO

nell'attesa della seconda uscita della collana I fiori del web, tra circa dieci giorni, eccovi un altro esempio di racconto per il concorso FACEBOOK STORIES!!!
Il bando del concorso lo trovate nel post precendente.... intanto godetevi il nuovo racconto e ricordatevi che avete tempo fino al 30 settembre per mandare le vostre storie da 3500 battute! le migliori verranno selezionate per diventare un vero eBook distribuito da CastelloVolante!

Fuckbook

[di zop]



«Ha ricevuto nuove richieste di amicizia, rispetto all'ultima volta?»
«La figlia del macellaio. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere mentre pagavo e adesso mi saluta per nome. Poi uno che chiede la carità e vende braccialetti. Ma non ho accettato.»
«Richieste di amicizia da parte sua ad altri?»
«Al solito. La cassiera della Coop. E al solito mi ha dato picche. Ah, quasi dimenticavo, anche una con cui ho cercato di attaccare bottone in autobus, ma non mi ha filato.»
«Ha da segnalare dei Mi piace?»
«Mi è piaciuta molto una barzelletta di Mario, quella di Pierino che va dal panettiere e gli fa...»
«Conosciamo...»
«...e poi un ebook del Castello Nuotante, il pasticcio del giovedì della trattoria Mirta e la ragazza in gonnella che stava uscendo da qui quando son entrato.»
«Quella è mia sorella!»
«Come non detto, scusi.»
«Vabbè... Geolocalizzazione?»
«Mai mosso dal quartiere!»
«Abbiamo finito, ci rivediamo fra tre giorni. Non si dimentichi di scrivere qualcosa nella bacheca in corridoio prima di andare.»
«Non si preoccupi. Io vado, allora...
Grazie...
Arrivederci...
Arrivederci e grazie!
Grazie...


Grazie al cazzo! Fottuti sbirri di merda. Io nel culo glielo picchierei a tua sorella... Stronzo!»
«Papà! Non si dicono le parolacce!»
«Scusa. Andiamo a casa.»
«Papà, perché devi andare ogni tre giorni da questi fottuti sbirri di merda?»
«Perché non ho Fuckbook.»
«E perché non hai Fuckbook? Sei forse un disadattato?»
«Perché son obiettore di coscienza. Io non lo apro Fuckbook! C'è una legge che mi consente di non averlo. Anche se poi devo fare rapporto alla stazione della polizia...»
«E se non ci vai?»
«Finisco in galera.»
«E perché vai in galera, se non hai Fuckbook?»
«Perché è il modo con cui schedano l'umanità e ci controllano tutti.»
«E quando non c'era Fuckbook, papà?»
«Tu non eri ancora nato. C'erano i blog, a quei tempi. E le chat, i forum, i siti personali... e ognuno poteva fare quello che voleva, era tutto libero. Bellissimo. Parlavi con chi volevi ma anche come volevi! C'erano le email personali e...
«Perché piangi, papà?»
«Non piango, mi lacrimano un po' gli occhi. Poi è arrivato Fuckbook, dicevo. E tutti sono andati lì dentro. Come i topi nella favola del pifferaio magico. Si sono schedati uno dopo l'altro, da soli. Con le loro stesse mani. Alla fine, se dovevano interagire tra loro, lo facevano solo dentro Fuckbook...»
«Perché ti lacrimano gli occhi, papà?»
«Mi dev'essere entrato un bruscolino. E tutti scrivevano che facevano su Fuckbook, postavano le loro foto e quelli dei loro amici dentro Fuckbook, comunicavano via Fuckbook. Ma, nello stesso tempo, tutto veniva registrato! Le preferenze, i gusti, le idiosincrasie, le amicizie, le professioni, le conversazioni... di ognuno! Pecore. Io lo dicevo, merda! Siete tutti degli stronzi...»
«Papà!!!!»
«Scusa. Poi arrivarono le prime avvisaglie. Per esempio i licenziamenti – o le non assunzioni – da parte di datori di lavoro che spiavano il comportamento dei loro dipendenti. Viceversa chi doveva fare un colloquio di lavoro ricambiava il favore informandosi sulle preferenze di chi lo doveva valutare... Però tutti dicevano: vabbé, ma che c'entra... E poi sono arrivate le pubblicità sempre più profilate e pressanti. E allora tutti a dire: vabbé un po' di pubblicità in fondo... Intanto, se eri ciccione ti arrivavano le diete dimagranti... se eri frocio...»
«Papà! Non offendere la sensibilità dei gay!»
«Scusa. E poi Fuckbook è diventata una multinazionale sempre più potente. Ha inglobato in sé tutte le altre realtà della rete. Ha cominciato a fare le peggiori cose, ci son stati gli scandali dello spionaggio industriale dei dipendenti di tutte le aziende al di sopra dei quindici dipendenti, poi i ricatti e le estorsioni per non divulgare fatti compromettenti o addirittura criminali... e alla fine, porca di quella merda...»
«Papà! Tutte queste parolacce!»
«Scusa. Comunque alla fine Fuckbook fu commissariato, ma in questo modo tutto passò sotto il controllo delle autorità. E così è nata la Federazione Globale che attualmente governa il pianeta.»
«Ma, papà, non fai prima ad aprirti un account che a venire qui ogni tre giorni? Tanto è lo stesso. Se non lo fai tu te lo aggiornano loro in modo coatto...»
«È una questione di principio, porcocazzo!»
«Papà, mi hai rotto i coglioni con tutte le tue cazzo di parolacce, porca merda. Diventerò sboccato pure io di questo passo. Oltre che tagliato fuori dalla società perché sono l'unico in tutta la mia classe che non ha Fuckbook. Appena compio 13 anni me lo apro! Vaffanculo!»
«Tu non lo apri è chiaro? Passi che ti fumi lo skommol sintetico, passino gli elettropiercing e le antennine plastico-chirurgiche, passi pure che ti han bocciato due volte. Ma se ti apri Fuckbook ti gonfio con uno psicorandello e ti butto fuori di casa, pezzo di stronzo!»
«Papà!!»
«Scusa. Comunque, tu non lo apri.»
«Vedremo.»
«Vedremo stocazzo!»
«Papà!!»
«Scusa. Comunque, tu non lo apri, sia chiaro.»




venerdì 15 luglio 2011

NUOVO CONCORSO LETTERARIO "FACEBOOK STORIES"



Regolamento concorso
La casa editrice CastelloVolante, in collaborazione con zop.splinder.com, indice un concorso letterario gratuito aperto al popolo della rete (blogger, facebook, twitter, ecc.).

Partecipazione
Per partecipare occorre scrivere un racconto di massimo 3500 battute che abbia come tema Facebook. Il racconto va pubblicato sule proprie pagine web (blog, siti personali, facebook, ecc.) con il link al bando di concorso, oltre che inoltrato via mail in un documento word allegato ( times new roman 12, in formato .doc o . rtf) a cristina@castellovolante.com o zop@castellovolante.com, con oggetto: FACEBOOK STORIES. Chi non possiede un blog o una pagina web personale può partecipare comunque inviando il racconto via mail.

Scadenza
I racconti dovranno pervenire all’editore entro il 30 settembre 2011.

Premi
I migliori componimenti, a insidacabile giudizio della casa editrice, saranno pubblicati in un eBook e distribuito gratuitamente da CastelloVolante con uscita il primo dicembre 2011 nella collana “I fiori del web”.

Qui sotto trovato un esempio di FACEBOOK STORY!!!

Ci aspettiamo il meglio del meglio!!! Scrivete roba buona e divertente, come solo voi sapete fare!!!

* * *
Sfacebook
[di zop]















«Eh già... tu non puoi sapere di Facebook!»
«E come potrei?»
«È cambiato tutto là fuori, in questi anni. Comunque, per fartela breve, ero in metropolitana, ora di punta. Tutti ammassati. Spingi spingi, mi avvicino a una ragazza che mi faceva un sangue... Così, giusto per appiccicarmi a lei, approfittando della calca, poggiarle una mano sulla coscia facendo finta di niente e annusarla. Le solite cose...»
«E com'era? Com'era?»
«Soda. Ero dietro di lei. Appoggiato al suo fianco. Stava armeggiando con l'i-phone, quelli che vanno anche in Internet. Da dietro sono riuscito a sbirciare che era connessa a Facebook.»
«Età?»
«Venti. Comunque, non riuscivo a vedere che cosa stesse facendo esattamente. Non sapevo se la pagina che consultava era la sua o se stava scrivendo a qualcuno dei suoi contatti...»
«E com'era vestita?»
«Era estate, aveva un vestitino un po' aperto. Da dietro riuscivo a guardarle nella scollatura. Indossava un reggiseno nero. Poi ho estratto anch'io il cellulare e, senza che se ne accorgesse, le ho scattato una foto.»
«Nella scollatura?»
«Ma no! In viso. Bisogna fotografare bene il volto. Poi ho usato il software di riconoscimento facciale.»
«Cosa?»
«Se sei su Facebook, anche se tu non hai mai postato tue foto, qualcuno dei tuoi amici, di sicuro, l'avrà fatto. Magari a una festa di compleanno, a una cena, in vacanza. Anche a tua insaputa. Basta che ti abbia taggato...»
«Cosaaa?»
«Basta che abbia scritto il tuo nome sotto la foto. Il software di riconoscimento ti trova. E a quel punto sai anche il nome. Da lì è un attimo. Basta andare su 123 People...»
«Sei troppo tecnico, per me!»
«Scusa. Ti basti sapere che in dieci minuti ho saputo qual era la sua pagina Facebook, ho trovato il suo sito di fotografie su Flickr... c'erano delle sue foto al mare che non ti dico!»
«In topless?»
«Anche. Poi ho trovato la sua mail e l'ho messa dentro Google. Ho scovato un suo vecchio annuncio pubblicato su un sito, regalava cuccioli di cagnolino. E lì aveva messo anche il suo numero di telefono! Era fatta. Risalire al suo indirizzo è stato un attimo.»
«E allora sei andato da lei?»
«No. Mi son fatto aggiungere ai suoi amici di Facebook. Prima volevo conoscerla. Volevo sapere che cosa le piacesse, sapere tutto di lei...»
«Come il gatto con il topo.»
«Ho una decina di account Facebook, tutti falsi. E non è stato difficile riuscire a farmi aggiungere tra gli amici. A quel punto era nelle mie mani. Potevo sapere dov'era, che faceva, chi frequentava, chi era il suo ragazzo... Credeva di parlare con un coetaneo. E io non facevo che sorprenderla e anticiparla. Ogni volta le dicevo di me qualcosa che sapevo che le piacesse. E ogni volta si stupiva e mi rispondeva: “anch'io!” Mi ha chiesto una foto. E le ho fatto vedere le foto di uno che sapevo sarebbe stato il suo tipo...»
«Sei un diavolo.»
«Alla fine è stata lei a darmi l'appuntamento! Basta saperci fare. E siccome sapevo che non lo avrebbe detto al suo ragazzo e che sarebbe stato un incontro clandestino... potevo andare tranquillo.»
«Tutte troie alla fine... quelle fidanzate sono le peggiori.»
«Aspetta. Sta arrivando il secondino... è l'ora d'aria, continuiamo dopo...»
«Ma senti... E se non c'era Facebook, come avresti fatto?»
«Come vuoi che avrei fatto? L'avrei seguita dalla metropolitana fino a casa. E lì l'avrei seviziata e fatta fuori senza tanta tecnologia. Come ho sempre fatto con tutte le altre! Ma vuoi mettere?»


* * *


venerdì 8 luglio 2011

400!!!

A una settimana esatta dell'uscita della nuova collana siamo a 400 downloads!
grazie a tutti!

Tenetevi pronti all'uscita del bando del primo concorso letterario di CastelloVolante... I migliori racconti verranno pubblicati e distribuiti su CastelloVolante in ePub!

Intanto... Qualcuno si vuole cimentare nei gialli da un tweet??? Lanciamo la sfida su 140 caratteri!
...dai piu' prolissi ;) aspettiamo anche racconti gialli brevi con un massimo di 3500 battute...   



Menzionate il vostro giallo da 140 caratteri su twitter @castellovolante o mandate il vostro racconto breve a cristina@castellovolante.com

http://castellovolante.com/
http://castellovolante.com/i-fiori-del-web/

venerdì 1 luglio 2011

Nuova Collana I FIORI DEL WEB



Nei blog, nei siti personali e nei social network si trovano narrazioni e scritture innovative, fresche e divertenti. Talvolta sono le palestre di autori emergenti interessanti da scoprire e da riproporre in altre forme. La sfida è saper cogliere i fiori e distinguerli dalle erbacce. I motori di ricerca sono quantitativi. La collana I FIORI DEL WEB, invece, fa un lavoro di scouting e di selezione della qualità navigando nel torbido della rete, tra narratori digitali, scritture collettive e social writing.